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L'OPERATO
Amori proibiti.I concubini tra Chiesa e Inquisizione
La recensione della OFM
Il libro analizza con coraggio e senza mezzi termini il peso del pregiudizio in ambito religioso, affrontando un aspetto molto spinoso e ricco di implicazioni: le "coppie di fatto" nella Napoli del Cinque-Seicento.Fondata prevalentemente su inediti documenti d'archivio analizzati dall'autore con raro rigore scientifico, l'opera si distingue dalle altre pubblicazioni storiche anche per il linguaggio particolarmente coinvolgente e scorrevole, capace sempre di mantenere viva l'attenzione in ogni tipologia di lettore. Al fluire delle pagine si acuisce la "curiosità" di scoprire quale sia stato, di volta in volta, il ruolo assunto da personaggi e istituzioni implicati nel corso delle vicende narrate.L'Associazione Open Forma Mentis, avendo individuato nel libro di Giovanni Romeo un originale ed efficace strumento di lotta al pregiudizio, ha inteso, quindi, offrire il proprio sostegno.
L'autore
Giovanni Romeo ha la cattedra di Storia moderna presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Federico II di Napoli. Nato a Procida (Napoli) nel 1949, si è laureato in Lettere Classiche presso la medesima Università (1971), ma sin dalla tesi di laurea ("L'epistolario di Paolo Sarpi nella lettura critica del Novecento", rel. Prof. Boris Ulianich) i suoi interessi scientifici si sono concentrati sulla storia religiosa dell'Italia della Controriforma. In particolare, ha pubblicato libri nei quali analizza la repressione della stregoneria e delle pratiche magico-diaboliche nell'Italia del tardo Cinquecento, i rapporti, finora pressoché sconosciuti, tra Compagnie di Giustizia e Inquisizione nella Napoli del Cinque-Seicento, gli intrecci tra confessione dei peccati e tutela giudiziaria dell'ortodossia nell'Italia del Cinquecento, il "governo" ecclesiastico della sessualità femminile in Italia tra Cinquecento e Seicento.Attualmente sta curando la reinventariazione del fondo Sant'Ufficio dell'Archivio storico diocesano di Napoli e sta lavorando a una ricerca sulla pratica della confessione a Napoli dal primo Cinquecento al primo Seicento.È inoltre condirettore della collana "Fonti e Studi per la storia dell'Inquisizione romana", promossa nel 1997 dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.Principali pubblicazioni:Inquisitori, esorcisti e streghe nell'Italia della Controriforma, Firenze, Sansoni, 1990;Aspettando il boia. Condannati a morte, confortatori e inquisitori nella Napoli della Controriforma, Firenze, Sansoni, 1993;Ricerche su confessione dei peccati e Inquisizione nell'Italia del Cinquecento, Napoli, La Città del Sole, 1997;Esorcisti, confessori e sessualità femminile nell'Italia della Controriforma. A proposito di due casi modenesi del primo Seicento, Firenze, Le Lettere, 1998.
Note di copertina
In Italia tra Cinquecento e Seicento convivere senza essere sposati diventò un delitto, represso con asprezza dalle Curie vescovili, non dalle autorità statali. Scomuniche, irruzioni domiciliari, carcere, multe colpirono migliaia di coppie di fatto e raggiunsero presto chiunque vivesse relazioni proibite: anche gli amanti subirono in misura crescente conseguenze così pesanti. Ancor più rischioso fu difendere il diritto di vivere la sessualità in modo difforme dall'etica ufficiale.In quei casi interveniva l'Inquisizione e apriva processi d'eresia. Per la Chiesa il bilancio non fu lusinghiero: poche regolarizzazioni, contromisure dei conviventi spesso efficaci, vescovi appiattiti su logiche repressive.Per le coppie di fatto si moltiplicarono le sofferenze: famiglie distrutte, donne criminalizzate, bambini privati dei genitori. Ma molti difesero con forza le proprie scelte, anche perché il clero stesso aderì con freddezza all'accresciuto rigore dei vertici diocesani, e non mancarono reazioni dure, talora dissacranti. Le pagine di Giovanni Romeo, tessute di una ricchissima documentazione inedita, raccontano quell'aspra battaglia, con particolare attenzione alla più grande città italiana di antico regime, Napoli, e invitano a riflettere - contro ogni facile revisionismo - sul peso dell'intolleranza religiosa nella storia d'Italia.Indice - SommarioPremessa -Ringraziamenti -I. "Se bene si diceva che erano innamicati...": le premesse cinquecentesche -II. Le famiglie di fatto nei conflitti tra Stato e Chiesa (1569-1600) -III. Inquisizione napoletana ed 'eresie' sessuali: il tardo Cinquecento -IV. Chiesa e famiglie di fatto: gli inizi della caccia (1601-1626) -V. Il monopolio ecclesiastico sui concubini: scomuniche, blitz, resistenze (1626-1656) -VI. Tra eresia e peccato: gli amori proibiti a Napoli dal primo Seicento alla peste del 1656 -Appendice -Indice dei nomi
LaterzaCollana: Storia e societàPagine 272Formato 13x21Anno 2008ISBN 9788842086598Caratteristiche: rilegato, con sovraccoperta
giovanniromeo
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